
A Milano è tutto pronto per l’apertura della 58a edizione del Salone Internazionale del Mobile, durante la Milano Design Week, l’evento che richiamerà da ogni parte del Globo migliaia di visitatori, professionisti e curiosi. Dal 9 al 14 aprile 2019 Milano diventa palcoscenico internazionale della creatività e forum per il confronto degli addetti ai lavori – in media, ogni anno, tra espositori e visitatori nella città meneghina si riversano oltre 370.000 presenze provenienti da 188 Paesi.
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Fuorisalone 2019, maestà Sofferente di Pesce in Piazza Duomo a Milano
In occasione della Design Week, Milano ospita anche il Fuorisalone, eventi esclusivi che parlano di design e di designer emergenti: le installazioni e le mostre sono geolocalizzate in ogni angolo della città. In Piazza Duomo, per non passare inosservata, è stata posizionata l’opera scultorea di Gaetano Pesce intitolata “Maestà Sofferente“. La scultura utilizza un linguaggio provocatorio attraverso un’immagine altrettanto forte: una donna, nuda, trafitta da decine di frecce, attaccata da teste di belve e legata con una catena a una grossa palla: 8 metri di drammaticità contemporanea.Foto Ansa
Fuorisalone 2019, quando l’arte scaturisce dibattito e polemica
Quand’è che un’opera d’Arte può dirsi riuscita? Forse quando riesce a far parlare di sé, dell’attualità e contemporaneamente infiamma gli animi di chi la osserva. Tutto questo è accaduto, a Milano, in Piazza Duomo, davanti a Maestà Sofferente di Pesce. L’opera è quasi una rievocazione del lavoro pregresso di Gaetano Pesce, l’iconica poltrona «Up5&6», ideata 50 anni fa e considerata oggi una delle più rappresentative del design italiano vissuto a cavallo degli anni sessanta e settanta.

Da quando la scultura è stata posizionata in Piazza Duomo ha scatenato numerose polemiche ma anche stupore tra turisti e autoctoni. L’opera, dalle grandi dimensioni, ha il pregio di far sentire veramente piccolo ogni essere umano. Così si innesca la riflessione, al di là dello scandalo che potrebbe suscitare, ad esempio secondo i canoni decorosi di un Paese prettamente cattolico, Maestà Sofferente denuncia la violenza di genere.
«È molto contemporanea nonostante sia di 50 anni fa –commenta il sindaco, Beppe Sala -. È giusto che se ne parli perché ci stupiamo ancora quando succede un femminicidio e se attraverso questa testimonianza se ne riparla, allora deve andar bene. È giusto rendere onore a Gaetano Pesce. A me non dispiace affatto, mi sembra un messaggio contemporaneo».