
Un doodle per il padre della fotografia
Dopo Giò Pomodoro, Google omaggia con un doodle a tema il padre della fotografia, Louis Jacques Mandé Daguerre, inventore del dagherrotipo.
Si può inserire tra gli uomini che hanno cambiato il mondo dell’arte grazie a un ritrovato che ha rivoluzionato il modo di riprodurre la realtà.
Pittore, decoratore, uomo di teatro e chimico, nacque il 18 novembre 1787 a Cormeilles, una cittadina nel Nord della Francia.
Iniziò a lavorare agli allestimenti dell’Opéra de Paris, facendosi così una notevole esperienza nel campo del disegno e della scenografia.
Negli anni tra il 1820 e il 1830 aprì il Diorama, una spettacolare rappresentazione di vedute panoramiche che veniva presentata con speciali effetti di luce ottenuti grazie a una particolare tecnica di illuminazione.
Di questi anni i primi tentativi infruttuosi di mettere a punto un congegno per la riproduzione automatica di panorami e vedute.
Infine, il dagherrotipo nacque nel 1839 e permetteva di ottenere riproduzioni fedeli della realtà con il solo ausilio di sostanze chimiche, della camera oscura e della luce senza dover ricorrere al disegno, fino ad allora unico mezzo di ripresa del reale.
Questo è l’inizio della storia della fotografia che ha dato il via a numerosissime altre invenzioni di macchinari e procedimenti.
Il primo esemplare di macchina fotografica, la Daguerreotype del 1839 costruita dalla ditta parigina Susse Frères, ha una storia curiosa. Rimasta nascosta per circa 170 anni, è stata ritrovata per caso da un certo Wolfgang Haase nella soffitta di suo padre Guenther a Monaco. Come vi abbiamo segnalato tempo fa, è stata messa all’asta il 26 maggio del 2007.
Chi vuole ammirare una collezione di dagherrotipi può recarsi a Parigi al Museo d’Orsay.
La donazione Kodak del 1983, comprendente centinaia di dagherrotipi francesi ed americani, ha portato alla costituzione del nucleo principale della raccolta che, in seguito si è ampliata con opere d’immenso valore. La collezione insegna che sin dagli inizi, oltre che nei più famosi laboratori commerciali, la tecnica veniva praticata anche a livello amatoriale.
Le opere del museo d’Orsay mostrano altresì gli stretti legami che esistono tra la nascente fotografia e i pittori.
Nonostante l’atteggiamento sprezzante dell’Accademia, molti sono coloro che fanno uso o collezionano fotografie.
In Italia una raccolta considerevole si trova nella fototeca del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Tra le curiosità possiamo segnalare che Daguerre è arrivato nello spazio: prendono il suo nome un asteroide della fascia principale e un cratere della Luna.