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Armani archivia un 2011 d’oro

Volano ricavi e liquiditàGiorgio Armani Spa, brand fondato e diretto dal grande stilista italiano, ha chiuso l’esercizio 2011 con ricavi per oltre 1,8 miliardi di euro, in crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente.

Molto bene anche il reddito operativo, balzato in avanti del 23,2% e attestatosi a quota 281,8 milioni di euro.

Da sottolineare anche il dato relativo alla liquidità netta, cresciuto dai 604 milioni di euro del 2010 ai 643 milioni di euro attuali, nonostante investimenti per circa 89 milioni.

Buona parte di questa cifra è stata utilizzata per l’ampliamento del retail diretto, con una particolare attenzione per i mercati asiatici, dai quali sono arrivati significativi ritorni.

Il mercato cinese, ad esempio, dove nel 2011 sono state aperte 28 nuove boutique, ha fatto segnare una crescita dei ricavi del 45%, più che tripla rispetto alla media del gruppo.

Intervistato dal Sole 24 Ore mentre si prepara a partire per Pechino, dove sfilerà per la prima volta la settimana prossima, Armani ha parlato anche del futuro dell’azienda, dichiarando di non essere al momento interessato a vendere, malgrado non manchino le richieste.

Giorgio Armani Spa rimane tra l’altro uno dei pochi gruppi del lusso italiani ad aver resistito alla tentazione di quotarsi in borsa, come già accaduto per Prada, Ferragamo e più recentemente per Brunello Cucinelli.

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