Durante il viaggio di famiglia in Armenia
Il viaggio in Armenia di Kim Kardashian non è di certo passato inosservato.
La prezzemolina della TV americana nei giorni scorsi è volata con parte della famiglia, la sorella Khloe, il marito Kanye West e la figlia North, nella terra natale del padre Rob.
Il motivo ufficiale del viaggio era quello di partecipare alla cerimonia in ricordo del genocidio armeno, perpetrato dai turchi alla fine della Prima guerra mondiale e di cui, il prossimo 24 aprile, si celebrerà il 100 anniversario. Kanye West, intanto, è stato protagonista di un concerto gratuito nel centro di Yerevan, la scorsa domenica, 12 aprile 2015.
Insieme a bagni di folla e foto di rito, che ormai da anni accompagnano ovunque Kim Kardashian, c’era anche chi era disposto a scommettere che il soggiorno a Yerevan fosse l’ennesima trovata pubblicitaria del clan Kardashian.
E invece, a muovere Kim e Kanye, pare ci fossero solo buone intenzioni.
Oltre a voler attirare l’attenzione del mondo sul genocidio degli armeni, la famiglia West-Kardashian ha infatti scelto di coronare il viaggio battezzando la piccola North nella Cattedrale di San Giacomo a Gerusalemme.
Dopo l’Armenia, Kim Kardashian e Kanye West si sono spostati in Israele e per una visita privata e ne hanno approfittato per battezzare la loro figlia di 22 mesi. Ad ospitare la funzione battesimale, a cui hanno partecipato solo i genitori e la zia Khloe, è stata dunque la piccola chiesa armena risalente al 12° secolo situata al centro della Città Vecchia.
Niente stranezze insomma per il rito. Per North Kim Kardashian ha scelto un tradizionale vestitino bianco, colore scelto anche da papà Kanye. Senza scollature o linee prorompenti il suo abito, un vestito plissettato dalle maniche lunghe sui toni della terra.
Anche le star TV hanno bisogno, ogni tanto, di tornare alle origini per ritrovare loro stessi.
