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UniCredit per la Milano Fashion Week

Sponsor ufficiale della Camera della Moda

Oggi ha preso il via la nuova edizione della Milano Fashion Week, settimana della moda dedicata alle anticipazioni della moda donna per la primavera estate 2016.

Si tratta di un’edizione molto attesa, per le anticipazioni dei trend per la prossima stagione calda presentate dalle maison naturalmente, ma anche perché si tratta della prima fashion week organizzata dalla Camera della Moda dopo il cambio di Presidente, ovvero da quando Carlo Capasa ha sostituito Mario Boselli.

Come abbiamo visto saranno tante le novità legate a questa edizione di Milano Moda Donna, tra queste spicca la scelta di UniCredit come nuovo Official Sponsor della Camera della Moda.

Oltre a sostenere economicamente la Camera Nazionale della Moda Italiana, Unicredit metterà a disposizione anche gli spazi dell’UniCredit Pavilion. La struttura inaugurata solo pochi mesi fa in Piazza Gae Aulenti sarà infatti il nuovo Fashion Hub oltre ad fungere da show-room temporaneo di 17 brand emergenti protagonisti del progetto Fashion Hup Market.

UniCredit diventa dunque la Banca della Moda coerente con l’impegno che UniCredit ha a sostegno dell’economia e con l’obiettivo di supportare uno dei settori chiave del made in Italy, simbolo dell’eccellenza italiana.

Con questo accordo, valido per i prossimi quattro anni, si prevede una crescita dell’export del 6,8% nel 2015, con le vendite all’estero a “pesare” per oltre il 50% sul fatturato totale del comparto.

Tra le azioni messe in atto da UniCredit a supporto del settore segnaliamo anche le iniziative UniCredit Start Lab, programma di accelerazione del business che si realizza attraverso mentorship e contatti con aziende e investitori, e Startup Academy, training manageriale.

“Come UniCredit abbiamo oggi circa 21 mila clienti del settore e impieghi per 2,3 miliardi di euro. – dichiara Federico Ghizzoni, AD di UniCredit Numeri che sono la testimonianza concreta del nostro impegno per la moda, esempio straordinario della forza del made in Italy, fatto di imprese con una forte vocazione all’internazionalizzazione e una sempre maggiore necessità di crescere dimensionalmente per affrontare i mercati globali”.