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A Milano si celebra l’opera lirica

Nasce l’associazione Coin du Roi
L’opera lirica non è mai stata così giovane.

Milano città sempre più di cultura, oltre ad ospitare Expo 2015, dà voce a una nuova e intrigante iniziativa: l’associazione Coin du Roi.

Molto più che una compagnia d’opera, Coin du Roi è un’idea di Christian Frattima, Valentino Klose e Alberto Lucchetti, rispettivamente Direttore Musicale, Artistico e Generale dell’associazione, tre giovani spinti dalla volontà di far rivivere il valore fortemente sociale dell’opera del Settecento.

“Il nostro impegno è duplice: in primis, valorizzare un repertorio in Italia poco eseguito ma di grande successo in Europa; in secundis, dare lustro e visibilità agli splendidi teatri sociali e di corte che per scarsa tutela e iniziativa non riescono solitamente a proporre l’opera” si legge infatti sulla presentazione di Coin du Roi.

Ma veniamo al concreto. Specializzati nel repertorio musicale del Settecento, i 30 musicisti dell’orchestra Coin du Roi, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Messico, Russia, Lituania, Argentina e USA, si cimenteranno nell’esecuzione di opere e concerti strumentali di musica preromantica.

Per il primo anno d’attività infatti l’orchestra Coin du Roi sarà impegnata primariamente nell’esecuzione di tre opere del settecento in forma integrale e scenica: Serse di G. F. Händel a maggio, Il re pastore di W. A. Mozart ad ottobre ed il dittico di G. B. Pergolesi (La Serva Padrona e Livietta e Tracollo) a dicembre.

Ad ospitare la neonata orchestra Coin du Roi, formata da 30 elementi, saranno lo storico Teatro Litta di Miano e il Teatro Goldoni di Venezia. Un viaggio alla riscoperta di un repertorio raro in Italia fatto di strumenti storici suonati leggendo direttamente dai manoscritti.

“L’orchestra si configura come gruppo musicale settecentesco di grandi dimensioni – commenta Christian Frattima, direttore dell’orchestra. – Basti pensare che in genere gli Ensemble barocchi non arrivano ai venti elementi, noi contiamo trenta musicisti di grande talento. Siamo certamente un gruppo “filologico”, ma la filologia per noi è uno strumento, mai una zavorra che ci ancora al passato. Coin du Roi è un ideale, una realtà solida che cavalca l’onda della poetica “neo-barocca”, viva e vitale nell’ultimo ventennio”.

www.coinduroi.it

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