
Nasce dalla ricerca dei dettagli e dall’innovazione della tessitura a mano la capsule Cangiari 2018
firmata Denise Bonapace. I caldi filati di lana bio e alpaca dai colori magnetici come il turchese, il verde e l’arancio, giocano in trama creando effetti di rilievo e illuminano con macchie di colore le texture dalle basi neutre, nero e beige.
Ancora protagonista il disegno “a pitteja”, dell’antica tradizione di matrice bizantina, che da anni traccia la memoria rivivendo nei capi CANGIARI in chiave contemporanea. In questa capsule, la tessitura viene a tratti interrotta per essere poi ripresa con altro colore dalle abili mani delle tessitrici, creando un effetto “random”, che rende speciale e unico ogni capo.

Elementi di rottura, in linea col messaggio di cambiamento di cui il marchio si fa portatore sin dalla sua nascita, attraverso un percorso di moda etica a 360°. CANGIARI, oltre a valorizzare il recupero della tradizione della tessitura a mano, utilizza esclusivamente tessuti biologici certificati GOTS ed ha una filiera produttiva totalmente Made in Italy, che mette al centro il rispetto per l’ambiente e per la persona, con un’attenzione alle fasce più deboli
del proprio territorio.

Dal desiderio di benessere nel contatto con l’abito, inteso come seconda pelle, nascono i capi spalla e le ampie mantelle dalle linee morbide, studiate per favorire la libertà di movimento. Larghe pieghe per i pantaloni alla caviglia realizzati in fresco di lana bio, resi unici dal tessuto a mano che li dipinge di sfumature, da mostrare come un’opera d’arte. Maniche a trapezio per i top e tagli dritti per i gilet e i cappotti dalle diverse lunghezze, stringati da
cinture con rifiniture artigianali, protagoniste dell’originale proposta di stile del brand.
