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Festival di Cannes 2013, i vincitori

Trionfa l’amore saffico

I pronostici non sono stati rispettati. Ad aggiudicarsi la Palma d’Oro come miglior film è stato: La vie d’Adéle.

Ieri sera si è conclusa la 66esima edizione del Festival di Cannes.
Davanti a ospiti illustri, come Alain Delon e Kim Novak, ai giurati Steven Spielberg, Nicole Kidman, Christopher Waltz, Vidya Balan, Naomi Kawase, Lynne Ramsay, Daniel Auteil e Cristian Mungiu, alla madrina Audrey Tautou e ai tanti personaggi dello showbiz internazionale accorsi sulla Croisette si è svolta la cerimonia di chiusura del Festival di Cannes 2013 con la consegna degli ambiti riconoscimenti.

E se il debutto, dieci giorni fa, era stato sotto un acquazzone, l’ultima Montée de Marches è stata accompagnata da un caldo sole primaverile per la gioia degli stylist che hanno curato il look dei protagonisti.

La giuria presieduta da Steven Spielberg ha rimescolato le carte in tavola assegnando il premio più abito alla pellicola firmata dal regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche, un racconto di formazione sulla storia d’amore fra due ragazze.

L’interpretazione delle protagoniste ha talmente convinto i giurati che, in via eccezionale, hanno assegnato la Palma d’Oro non solo al film ma anche alle due giovani attrici, come ha voluto sottolineare Spielberg al momento della consegna: “La giuria ha preso atto dell’eccellenza di tre artisti, Adèle Exarchopoulos, Léa Seydoux e Abdellatif Kechiche”.

Consegnata da Uma Thurman, grande è stata l’emozione di Kechiche che ha voluto ricordate “un uomo che mi ha sostenuto per trovare la mia strada, che io amo e che mi manca: Claude Berri. Vorrei dedicare questo premio e questo film alla bella gioventù di Francia che ho incontrato nel corso delle riprese del mio film e che mi ha insegnato molto sulla speranza di libertà e di vivere insieme in armonia”.

Ripercorrendo gli altri riconoscimenti ecco che il premio per il migliore attore è andato al 76enne Bruce Dern protagonista di  Nebraska di Alexander Payne, quello per la migliore interpretazione femminile a Berenice Bejo per Le passè di Asgar Farhadi.
Il Prix du Scénario per la migliore sceneggiatura è andato a Jia Zhangke per A touch of sin, quello della Giuria a Tale padre tale figlio del giapponese Kore-Eda Hirokazu.
Il Gran Premio del festival è stato assegnato ai fratelli Joel e Ethan Coen per Inside Llewyn Davis mentre Amat Escalante si è aggiudicato il premio di miglior regista per il suo Heli.

E se La grande bellezza di Paolo Sorrentino, con grande stupore, non ha portato a casa nessun riconoscimento, il cinema italiano si è fatto riconoscere nelle sezioni collaterali del Festival.
Salvo di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia ha vinto il prestigioso Gran premio della Semaine della Critique e anche il premio Film Rivelazione della Semaine, Miele di Valeria Golino si è aggiudicato la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica mentre al cortometraggio 37 4s di Adriano Valerio è andata la Menzione speciale nel corso della cerimonia finale.

Festival Cannes 2013 Berenice Bejo

Ecco il Palmares di questa 66° edizione:
Palma d’oro: La vie d’Adéle di Abdellatif Kechiche, e alle due protagoniste del film, Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos
Grand Prix: Inside Llewyn Davis di Ethan e Joel Coen
Regia: Amat Escalante per Heli
Giuria: Tale padre, tale figlio di Hirokazu Kore-Eda
Migliore attore: Bruce Dern per Nebraska di Alexander Payne
Migliore attrice: Berenice Bejo per Il Passato di Asghar Farhadi
Sceneggiatura: Jia Zangh Ke per A touch of Sin
Palma d’oro per il miglior cortometraggio: Safe di Byong-Gon
Menzione speciale a 37/o 4S dell’italiano Adriano Valerio e a Le fjord des baleines di Gudmundur Arnar Gudmundsson
Camera d’or (migliore opera prima): Ilo Ilo di Anthony Chen (dalla Quinzaine)

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