
Per non dimenticare
27 gennaio, una data che ogni anno ci riporta a quel giorno del 1945 in cui venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
Anche per il Giorno della Memoria 2016 sono numerose le iniziative volte a ricordare le vittime dell’Olocausto.
Il cuore di tutte le manifestazioni italiane si svolge alla Fondazione Memoriale della Shoah. Il Memoriale, in piazza Edmond J. Safra 1 (già via Ferrante Aporti 3) a Milano, si trova nei sotterranei della Stazione Centrale, da dove, tra il 1943 e il 1945, partivano i treni diretti ai campi di sterminio. È l’unico, tragico teatro delle deportazioni rimasto intatto in Europa. Oggi le visite al Memoriale si svolgono in forma libera e gratuita dalle ore 10 del mattino. È richiesta la prenotazione della visita su www.ticketone.it scegliendo la fascia di orario preferita. La visita è gratuita escluso 1,50 euro per i costi di gestione prevendita.
Alle ore 20 si terrà, presso la Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, il tradizionale concerto di commemorazione del XVI Giorno della Memoria. Durante la serata musiche e letture si alterneranno agli interventi di Alessandro Melchiorre, direttore del Conservatorio, Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, e Rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano. Tutte le informazioni su: www.memorialeshoah..
Anche il cinema “non dimentica”: il palinsesto di oggi prevede la proiezione sui grandi schermi di tutta Italia del film “The Eichmann show” del regista Paul Andrew Williams: una storia estremamente emozionante, ispirata a fatti realmente accaduti, che racconta il dietro le quinte della trasmissione televisiva dedicata al processo contro Adolf Eichmann, un nazista responsabile della morte di migliaia di ebrei. Protagonisti della storia sono il documentarista Leo Hurwitz (interpretato da Anthony LaPaglia) e il produttore Milton Fruchtman (Martin Freeman).
Infine, alle 21.15 andrà in onda su Rete 4 il film in prima visione “Il bambino nella valigia”, che narra la storia di un bambino di soli tre anni nascosto all’interno nel campo di concentramento di Buchenwald.