
Il progetto promosso da Fondazione Kering e D.i.Re
Fondazione Kering, Gucci e l’associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, si sono dati appuntamento stamattina nella sala Bracco del Circolo della Stampa di Milano per presentare un progetto comune di sensibilizzazione sul problema della violenza contro le donne.
In qualità di Presidente della Fondazione Kering, François-Henri Pinault ha firmato insieme a Titti Carrano, Presidente di D.i.Re, una Carta che suggella l’impegno preso a favore dell’universo femminile.
Grazie a questo “documento ufficiale”, i dipendenti dei marchi Kering con sede in Italia saranno aggiornati in merito al tema delle violenze contro le donne e potranno capire meglio questo fenomeno che colpisce tutte le classi sociali (nel 2007 l’Istat ha stimato che sono 6.743.000 le donne dai 16 ai 70 anni, pari al 31,9% delle italiane in quella fascia d’età , a essere vittime di maltrattamenti).
I dipendenti individuati come “ambasciatori” all’interno del gruppo saranno formati dalla Fondazione Kering e dall’Associazione D.i.Re in modo da poter essere in grado, in caso si trovassero di fronte a una situazione di violenza domestica all’interno della loro cerchia personale o professionale, di invitare le persone che sono coinvolte a contattare i centri antiviolenza italiani associati a D.i.Re.
Questa partnership con D.i.Re in Italia segue quella istituita in Francia nel 2010 con la Federazione Nazionale di Solidarietà Femminile (FNSF). Forte di un bilancio positivo, con 120 dipendenti “ambasciatori” sensibilizzati, la Fondazione Kering ha proposto a D.i.Re di ideare un programma su misura per i suoi marchi con sede in Italia.
“Per poter rappresentare le voci di donne vittime di violenza a fianco della Fondazione Kering, i nostri dipendenti devono essere i nostri primi ambasciatori. Questa partnership con una ONG Italiana è in linea con l’accordo firmato in Francia con successo nel 2010 con la Federazione Nazionale di Solidarietà Femminile e conferma la coerenza, la continuità e la determinazione delle azioni della Fondazione Kering. Le firme di queste Carte siglate in Francia e in Italia rappresentano solo l’inizio, stiamo già pensando di espandere queste nostre iniziative in altre parti del mondo in cui Kering è presente” ha dichiarato François-Henri Pinault, Presidente e Amministratore Delegato di Kering.
E Gucci come si inserisce nell’iniziativa?
La maison italiana, già impegnata in prima linea a favore di donne e bambine con il progetto charity Chime for Change, ha svolto un ruolo centrale prima della firma di questa partnership. Nel 2012, a seguito della lettura dei risultati ottenuti della Carta firmata in Francia, Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Kering, ha proposto di estendere questa iniziativa a Gucci in Italia. Dopo aver condiviso l’esperienza con FNSF e aver partecipato ad una sessione di formazione per i formatori, D.i.Re e la Fondazione Kering hanno istituito un programma pilota in Gucci. Da maggio 2013, sono già stati effettuati 4 corsi di sensibilizzazione a Firenze, Milano, Roma con 85 dipendenti coinvolti.
“Sono onorata che Gucci sia stata l’azienda pilota di questo progetto in Italia. Il fenomeno della violenza sulle donne è trasversale, trascende qualsiasi differenza di nazionalità , cultura, religione, classe sociale. E’ importante agire in modi, tempi e con mezzi diversi per cercare di arginare il problema. Anche il solo insegnare come si possono aiutare le donne, amiche, colleghe in difficoltà è un passo importante nella sconfitta di un tabù, nella presa di coscienza e nel tentativo di superamento di questo enorme problema”, sono parole di Frida Giannini che oggi ha voluto concludere il suo intervento soffermandosi sullo slogan sposato da Gucci, Kering Foundation e D.i.Re: “D.i.Re basta alla violenza si può. La violenza non è un destino”.