x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Guida Espresso 2018: le prime anticipazioni in attesa della presentazione ufficiale

Cosa aspettarsi dalla nuova golosa Guida Espresso 2018?

In attesa della presentazione ufficiale – che avverrà il 19 ottobre a Firenze – su Repubblica sono uscite le prime anticipazioni della Guida Espresso 2018, la guida a tema “food” che compie il suo 40esimo anno di attività. Ma cosa aspettarsi?

La prima edizione della Guida Espresso venne presentata nell’autunno del 1978 e – come si legge su Repubblica – Federico Umberto D’Amato l’aveva definita come un viaggio di moderni Marco Polo “con la forchetta fra i denti, in giro per i ristoranti, rivisitando i già conosciuti, visitando una o più volte altri che non conoscevamo e scoprendone di nuovi…”. A 40 anni di distanza, la sostanza sembra non essere cambiata: la guida rimane fedele alla sua tradizione, nonostante l’introduzione di quelli che vengono chiamati “Nuovi Classici” e saranno contraddistinti dal “Cappello d’Oro”.

Ma cos’ha di diverso la Guida Espresso 2018 rispetto alle altre guide dedicate al mangiar bene? A rispondere a questa domanda è Enzo Vizzari, curatore della guida di 35ennale esperienza, che su Repubblica spiega “Nella nostra guida, nessun conflitto d’interesse, a nessun livello. E questo è importante dirlo con chiarezza”. Vizzari si lascia però sfuggire anche qualche anticipazione sulla nuova guida: la Lombardia e Milano sembrano quindi essere le mete food all’avanguardia mentre Roma “solo di recente mostra qualche novità”. E per quanto riguarda il resto del Belpaese? “E poi Piemonte sempre vivace, anche al di là delle Langhe, Campania assestata ad alto livello, ma senza particolari novità. La vera realtà in movimento è il Veneto. Al di là dei soliti noti, tanti i giovani emergenti: Dal Degan, Francesco Brutto, Oliver Piras, lo stesso Cogo ora a Vicenza” racconta infine Vizzari.