
Non è facile muoversi oggi nel mondo del lavoro, bisogna continuamente reinventarsi e adattarsi alle esigenze del mercato. In un’epoca in cui, nonostante i pregiudizi, i ponti superano di gran lunga il numero dei muri, opportuno è conoscere almeno una lingua straniera. Quest’ultima diviene infatti un valore aggiunto, una chance in più per quanti muovono i primi passi nelle aziende, società, imprese italiane ed estere.
In Italia a scuola si impara, e neanche troppo bene, soltanto l’inglese. Per rimettersi in gioco, a livello professionale, invece una lingua va conosciuta in maniera eccellente, ottima. Innanzitutto è giusto dire, i sondaggi lo testimoniano, che la lingua maggiormente richiesta dalle aziende resta l’inglese, nonostante la Brexit e le ultime questioni politiche che hanno caratterizzato la Gran Bretagna negli ultimi tempi. A livello lavorativo l’inglese è richiesto dal 79 per cento delle aziende, secondo i dati di Page Personnel, poi c’è il tedesco, con il 13 per cento. Le altre lingue hanno un mercato non ancora molto grande ma in costante crescita. Quali saranno le lingue del futuro? Una bella domanda. Certamente la terra del domani è quella del Sol Levante. Non è difficile ipotizzare che a farsi largo come terza lingua sia proprio il cinese, a cui segue l’arabo e poi il russo. Lo spagnolo è la lingua più parlata in Occidente, ma è valutata come elemento essenziale per essere assunti solo dal 2 per cento dei datori di lavoro. Il francese qualche punto in più, dal 4 per cento.
Le aziende stanno investendo in sistemi di traduzione sempre più precisi, regolati dall’intelligenza artificiale. La tecnologia NMT (neural machine translation) sviluppa e si avvale di algoritmi in grado di apprendere e migliorare la comprensione dei dati, rendendo sempre più fluida e naturale la traduzione. Vien da sé che è importante mostrarsi competenti su più fronti, soprattutto in ambito linguistico.
La tecnologia, unita a questo mondo globalizzato, ci condurrà a superare le barriere linguistiche. L’inglese sarà sempre un ottimo passaporto. Bisogna tenere presente, infatti, che il potere economico di Stati Uniti, Australia e Regno Unito durerà ancora molto a lungo.