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Mila Garcia: “Comodità prima di tutto”

Pedro Garcia, novitàÈ un riconoscimento che mi rende orgoglioso – dice Pedro Garcia alla consegna del premio conferito dalla camera di commercio spagnola alla miglior azienda spagnola in Italia -, perché fin dall’inizio della mia carriera, quando affiancai mio padre al timone della nostra azienda di calzature, guardavo all’Italia e alla sua tradizione calzaturiera come a un esempio a cui tendere“. Alla commozione del padre sul palco rispondono dal parterre le lacrime di Mila che, oltre a essere la figlia di Pedro Garcia Senior, è l’attuale presidente della società. “Mio fratello Pedro e io – dice Mila – siamo la terza generazione alla guida dell’azienda e contiamo di rimanere una struttura familiare anche nelle prossime generazioni“. L’importanza della tradizione la si ritrova anche nelle due nuove linee che vedranno la luce nei prossimi giorni una dedicata all’uomo e una alla bambina.

Mila, dopo 85 anni dalla sua fondazione la Pedro Garcia torna a produrre scarpe per l’uomo e il bambino…
È vero, mio nonno iniziò nel 1925 con un suo laboratorio di scarpe da bambino. Tre anni più tardi diventò una fabbrica di calzature da uomo che, a partire dal 1954, venne gestita da mio padre. Fu proprio sotto la sua guida l’azienda che crebbe e si specializzà in calzature femminili. Oggi torniamo alle origini con Pedro Garcia Mini, una linea dedicata alla bambina che è la rivisitazione delle scarpe classiche da donna in chiave baby. Da dicembre sono in vetrina nel nostro flagship di Madrid e da gennaio negli oltre 1000 multibrand in tutto il mondo, dove sono già presenti i nostri prodotti. Per l’uomo abbiamo realizzato una collezione molto fashion e sarà anch’essa nei negozi a partire da gennaio.

Quindi vedremo le vostre creazioni anche ai piedi di maschi e bambine famose, oltre che delle celebrities più modaiole?
Ce lo auguriamo. Comunque noi non facciamo product placement con le star. Anzi ci accorgiamo che usano le nostre scarpe dalle foto che vediamo sui giornali. Siamo lusingati che celebrities tanto diverse come Alexa Chung, Erin Wasson, Eva Longoria o Sarah Jessica Parker o ancora Demi Moore confessino la loro nuova “dipendenza” da Pedro Garcia. Noi le seguiamo anche sul set. Infatti abbiamo da poco inviato una selezione della nuova stagione ai costumisti di Sex and City.

La vostra azienda è stata premiata nel nostro Paese: quanto è importante l’Italia per la Pedro Garcia?
Il 25% dei circa 20 milioni di euro del fatturato globale della società viene generato in Italia. Inoltre, dal prossimo anno partirà una politica di riposizionamento del marchio che vedrà una selezione dei 300 clienti che abbiamo qui. Stiamo anche pensando di aprire a Milano uno dei sei monomarca che saranno inaugurati nei prossimi cinque anni in tutto il mondo. Il primo in assoluto fuori dalla Spagna sarà a New York, a cui seguirà Milano. Abbiamo fatto una ricerca di mercato che ha coinvolto tutti i nostri importatori in giro per il mondo, dalla quale è risultato che gli italiani sono i più fini conoscitori di Pedro Garcia.

Le scarpe Pedro Garcia sono famose per i loro tacchi svettanti, però un pezzo storico della griffe sono le flip-flap anatomiche…
Perché le flip-flap con plantare anatomico non possono essere elegante come un high heel sandal? Così abbiamo abbinato delicati nastri di cristallo a una pratica fussbett. Un’idea semplice, un concetto chiaro che rende, dieci anni dopo la loro uscita sul mercato, i modelli ancora attuali. Con nomi come Amanda o Anabel, questi sandali sono così richiesti che in dieci anni sono stati utilizzati per la loro produzione 50mila metri di Swarovski Crystal Mesh. Da allora abbiamo inserito il plantare anatomico, nascosto o in evidenza, non solo su flats ma anche su heels, con piattaforma o senza. Questo perché la comodità deve essere il primo requisito di una scarpa.

Alessandra Iannello

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