
True Luxury: scopriamo quella nicchia di acquirenti di lusso composta da un 4% della popolazione che spende circa 250 miliardi annui e cosa cerca
Chi sono gli acquirenti “True Luxury“, cosa cercano e cosa vogliono? A questa domanda, che vale circa 250 miliardi di euro annui, ha dato una risposta The Boston Consulting Group analizzando 12 mila top spender presso 10 differenti Paesi, per la quarta edizione del True-Luxury Global Consumer Insight. L’analisi del 2016 ci dice che i consumatori di prodotti luxury sono stati 415 milioni in tutto il mondo, per una spesa complessiva di 860 miliardi.
In questo macrogruppo si rileva un cuore di acquirenti denominati i True-Luxury: il 4% dell’intera platea (circa 17 milioni di soggetti) capaci di assorbire 250 miliardi di spesa, pari al 30% dei consumi totali. “I consumatori True-Luxury, la parte alta della piramide del lusso, continuano ad avere un forte appetito e un trend di crescita sano e stabile, resistente nonostante lo slow down del mercato complessivo. A rallentare è la parte di consumatori aspirazionali che sta contraendo il passo, soprattutto negli acquisti di beni di lusso personale“spiega Nicola Pianon, Senior Partner & Managing director di Bcg, responsabile della Practice Fashion & Luxury di BCG in Italia.
A trainare questo ristretto gruppo sono i cinesi e gli americani: che rappresentano un parterre generoso ma esigente. L’Italia, con il suo artigianato di lusso, resta la prediletta ma si deve tutelare il concetto di “fatto a mano” che per i top spender risulta fondamentale.