
A due giorni dalla fine del fashion month durante il quale gli stilisti hanno presentato le loro collezioni per la Primavera/Estate 2020, a Parigi va in scena la sfilata di Valentino. Una serie di abiti leggeri che si fondono a colori brillanti, Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli continua la sua ricerca verso un’idea di bello ma stravagante.

La collezione
Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli, che negli ultimi mesi si è aggiudicato il titolo di designer dell’anno ai British Awards 2018 e un posto nella lista delle 100 persone più influenti redatta dal Time, ha stupito nuovamente la Parigi Fashion Week. Una collezione di capi d’abbigliamento e accessori più accessibili, ma dal mood più stravagante. Infatti, per la prima volta il brand presenta nella scelta dei colori e dei materiali. I fucsia, i pesca, i verde acido e i viola sono enfatizzati da un lungo inizio in total white. Nella prima parte della sfilata look bianchi, brillanti e pieni di luce, nella seconda parte le linee e tagli nettissimi degli abiti si arricchiscono di decorazioni e applicazioni, che sia attraverso paillettes o piume e i colori si accendono.

Consapevolezza
Pierpaolo Piccioli usa l’operazione della sottrazione per rendere palesi i significati del suo lavoro, tra i quali predomina l’inclusione del mondo rarefatto della haute couture negli elementi del prêt-à -porter. La Maison Valentino è il nuovo concetto di brand dell’alta moda si esprime a pieno durante la Parigi Fashion Week 2019.
«Per me couture significa libertà di espressione più che sperimentazione e credo che le nuove generazioni la vivano come un prodotto di un lavoro in cui interviene la manualità , quindi l’umanità . Con questa collezione, ancora più che con le altre precedenti, vorrei portare gli stessi valori nel pà p proprio perché la più larga diffusione di quei valori possa includere più persone. L’operazione di sottrazione mi è servita per partire dal significato di base, dalla forma e dal volume, perché attraverso la loro purezza, ma anche grazie alla loro stravaganza, il mio racconto risultasse chiaro e comprensibile»