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Festival di Cannes: Palma d’oro a “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni”

Si chiude la kermesse più mondana dell’anno premiando l’impegno sociale del buon cinema

Il Festival di Cannes si conclude assegnando la «Palma d’oro» 2007 al regista rumeno Cristian Mungiu. Un film impegnato, 4 months, 3 weeks and 2 days, che mette in scena un aborto clandestino nella Romania del regime comunista e vuole dare voce a tutti i cineasti dell’est costretti a bassi budget di produzione.

La giuria, presieduta da Stephen Frears, ha assegnato due premi rispettivamente a Persepolis di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud e a Stellet Licht di Carlos Reygadas. Il titolo di migliore attore è andato a Kostantin Lavronenko per il film The Banishment, mentre quello di migliore attrice a Jeon Do-yeon per la sua interpretazione di Secret Sunshine.
Miglior regista è Julian Shnabel per Lo scafandro e la farfalla; miglior sceneggiatura va a Faith Akin per The Edge of Heaven (Dall’altra parte), mentre il premio speciale per il 60esimo anniversario del Festival è andato a Gus Van Sant per Paranoid Park.

La cerimonia condotta dalla diva tedesca Diane Kruger, madrina della manifestazione, ha visto premiare per la sezione “Un Certain regard”, un’altra pellicola rumena California Dreamin, diretta dallo scomparso Cristian Nemescu, mentre per il gran premio della giuria la regista giapponese Naomi Kawase, per il suo poetico Mogari no mori.
Per l’Italia, non presente nel calendario ufficiale del Festival, Actress, diretto da Valeria Bruni Tedeschi, ha ricevuto un premio speciale della giuria, mentre Mio fratello è figlio unico di Luchetti si è dovuto accontentare solo degli applausi ricevuti durante la proiezione.

Il presidente del Festival di Cannes, Gilles Jacob, ha consegnato alla bellissima Jane Fonda una speciale «Palma d’oro alla carriera», un riconoscimento che non tiene conto solo del prestigioso percorso artistico dell’attrice americana, ma anche del suo impegno civile.

Un messaggio forte nell’edizione 2007 che verrà ricordata anche per le polemiche e gli scandali, oltre che per i consueti appuntamenti mondani. Dal bacio choc di Asia Argento ad un rottweiler, alla satira anti-integralista di Persepolis, all’assenza strategica del regista russo Sukurov in contrasto con la presentazione a sorpresa del film sulla morte dell’ex agente del Kgb Alexander Litvinenko.

Si spengono, quindi, i riflettori su questo patinatissimo Festival, ma non solo, aspettando già l’edizione 2008.

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