
Per non dimenticare
27 gennaio, una data che ogni anno ci riporta a quel giorno del 1945 in cui venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
Anche per il Giorno della Memoria 2015 sono numerose le iniziative volte a ricordare le vittime dell’Olocausto.
Il cuore di tutte le manifestazioni milanesi si svolge alla Fondazione Memoriale della Shoah: porte aperte il 25, 26 e 27 gennaio. Il Memoriale, in piazza Edmond J. Safra 1 (già via Ferrante Aporti 3), si trova nei sotterranei della Stazione Centrale, da dove, tra il 1943 e il 1945, partivano i treni diretti ai campi di sterminio. È l’unico, tragico teatro delle deportazioni rimasto intatto in Europa. Le visite al Memoriale si svolgono in forma libera e gratuita dalle ore 10 del mattino. È richiesta la prenotazione della visita su www.ticketone.it scegliendo la fascia di orario preferita. La visita è gratuita escluso 1,50 euro per i costi di gestione prevendita.
Alle ore 20 di oggi, si terrà, presso la Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, il concerto di commemorazione del XV Giorno della Memoria. Durante la serata vengono consegnate, da parte della Comunità Ebraica di Milano, le targhe di riconoscimento a Goti Bauer, Nedo Fiano e Liliana Segre, testimoni della Shoah. Intervengono Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Alessandro Melchiorre, direttore del Conservatorio di Milano, Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano. Tutte le informazioni su: www.memorialeshoah.it.
Giovedì 29 gennaio alle ore 18, alla Stazione Centrale, al Binario 21, si svolge la cerimonia in memoria della deportazione dalla stazione di Milano. Porterà la sua testimonianza Liliana Segre, deportata ad Auschwitz all’età di 13 anni. Ingresso dal Memoriale della Shoah, largo Edmond J. Safra 1 (già via Ferrante Aporti 3).
Anche il cinema “non dimentica”: il palinsesto di ieri, oggi e domani prevede la messa in onda del film “Corri ragazzo corri” del regista Premio Oscar Pepe Danquart: una storia estremamente emozionante, ispirata a fatti realmente accaduti, che offre un punto di vista inedito sulla tragedia dell’Olocausto.