
Dal 1 marzo al 27 maggio
Sta per prendere il via a New York uno degli appuntamenti più importanti per il settore dell’arte contemporanea, la Whitney Biennial 2012, in programma dal 1 marzo al 27 maggio al Whitney Museum.
Si tratta della rassegna principale in cui scoprire le tendenze dell’arte made in Usa, con nomi statunitensi e internazionali che operano in Nord America.
Cinquanta gli artisti invitati, tra cui figurano registi, coreografi, musicisti e sceneggiatori, in una mostra che esplora le diverse discipline e la loro interazione, dalla pittura alla fotografia fino alla danza e alla musica sperimentale.
Tra i nomi, Matt Hoyt, Jutta Koether, Andrea Masullo, Kelly Reichardt, Thom Andersen, La Toya Rubino Frazier.
I curatori Elisabeth Sussman e Sondra Gilman hanno commentato: “É importante presentare anche performance, film e musica. Come curatori, abbiamo un’idea precisa su questa ‘espansione’ rispetto alle arti. Infatti, alcuni artisti in mostra possono rientrare in categorie definite di danza o teatro mentre molti di loro hanno numerosi punti di collegamento e di dialogo con le arti visive più tradizionali”.
Visto che manca una tematica definita, gli artisti potranno esprimere la propria creatività su argomenti molto diversi tra loro. Tra le curiosità, Lutz Bacher presenterà un’installazione con una proiezione video e migliaia di palle da baseball.
In programma numerosi incontri con registi, critici e scrittori, proiezioni di film ed eventi collaterali che animeranno la primavera di New York.
L’evento giunto alla 76a edizione sarà ospitato in uno spazio di oltre 550 mq situato al quarto piano del museo: è la prima volta che la rassegna occupa un’area così ampia.
Inoltre, chi si reca nella Grande Mela per la Biennale del Whitney 2012 potrà beneficiare di una fortunata coincidenza.
Si svolge infatti nello stesso periodo, cosa mai accaduta prima, la triennale del New Museum intitolata “Gli Ingovernabili”, in cui vengono presentati lavori legati all’Avanguardia internazionale, con giovani artisti provenienti da tutto il mondo.